Nel capitolo “La guerra” in “Dalle memorie di un libraio” Luigi Lubrano scrive:
Poiché durante la mia permanenza a Napoli avevo potuto constatare gli errori fatti da mio suocero, con la pretesa di amministrare la mia libreria, decisi la liquidazione totale di essa, trattenendomi solo tutti i libri di bibliofilia.
E mio cognato Ferrara, con il quale ero stato in società per la pubblicazione dei volumi economici, si rese acquirente per Lire 6.000.
E così avvenne il primo tracollo della mia vita.
Trovo qui, in questo punto, l’unico riferimento alla pubblicazione di quella che ritengo debba essere considerata, anche a leggere quello che scrive per la sua pubblicizzazione, una “Collezione di libri fortunati”.
La gioiosa e festosa presentazione che troviamo proposta all’interno di alcuni dei volumi pubblicati ne rende piena testimonianza.Erano i tempi in cui la sede era allocata in Via Costantinopoli 103:
IL ROMANZO PER TUTTI
Collezione dei più scelti romanzi stranieri, tradotti espressamente ed integralmente. Edizione economica, ma che può essere messa tra le altre importanti collezioni che si pubblicano in Italia, sia per la carta fabbricata espressamente, che per la nitidezza dei tipi. Si prega di voler ben notare che la bontà del prezzo è dipeso unicamente dal grande successo ottenuto naturalmente dal grande numero di esemplari messi in vendita. Basti dire che in pochi mesi sono state esaurite quasi tutte le prime edizioni, ciò che forma un successo mai ottenuto in Italia per il romanzo economico.
La “bontà del prezzo”: i volumi costavano mediamente una lira-una lira e cinquanta, il volume doppio come a esempio “Le avventure del Ministro Rougon” il doppio: tre lire; il numero degli esemplari messi in vendita di ciascuno non si conosce; “tradotti espressamente” vale solo per alcuni di essi là dove è dichiarato: alcuni sono infatti pubblicati per concessione de “I Fratelli Treves” altri per quella dell’editore “Sonzogno”.
Alcuni dei titoli, 4 in tutto a far conto tra quelli in mio possesso tra originale e digitale, rivelano alla fine del testo brevi novelle o racconti di altri autori. Mi piace a tal motivo definire ciascuno di essi un "volume matrioska”, Perchè di queste novelle non risulta nessun preavviso: una vera e propria sorpresa!
Mi è anche venuto da pensare che possa essere stata una necessità perseguita per raggiungere il numero di pagine minimo predefinito.
Non c’è nei volumi un indice e dunque non se ne conosce la presenza se non sfogliando il libro fino alla fine.
Notizie a riguardo non ci sono né nelle descrizione bibliografiche dell’OPAC Nazionale quando i volumi sono presenti in Biblioteche pubbliche, né nelle descrizioni dei librai che li hanno messi in vendita.
La collezione “Un romanzo per tutti” termina in concomitanza o poco prima della partenza per la guerra; l’ultima data di pubblicazione che individuo è il 1914, e comunque essa è da ritenersi definitivamente chiusa anche nei progetti con lo scioglimento della società avviata con il cognato Ferrara sicuramente nel periodo in cui Luigi Lubrano prestava servizio in qualità di soldato dell’esercito italiano.
A proposito del suo ritorno e nella decisione di ricominciare da capo Luigi Lubrano scrive:
In seguito alla vendita all'asta della raccolta Cioffi, la mia amicizia con questi divenne tale per cui ebbi una proposta di società e di riprendere la libreria in via Costantinopoli 103, dove ancora si trovava mio cognato Ferrara.
Ed infatti con le stesse 6mila lire versate a suo tempo per la cessione, potetti tornare in possesso della mia libreria.
Apro un inciso: a riguardo la società con il libraio Cioffi non appaiono ulteriori riferimenti se non quanto trovo qui di seguito:
Purtroppo però questa società non ebbe lunga durata per ragioni inutili a dirsi, e con la fine di essa mi trovai di nuovo in disagio per il mantenimento della mia famiglia e per il continuo bisogno di comprare per l'arricchimento della mia libreria.
Così mi decisi a mettere in vendita la mia raccolta di bibliografia.
Feci pubblicare un catalogo speciale che ebbe un tale risultato economico, per cui mi trovai con la disponibilità di poter addirittura riprendere i miei viaggi in provincia come al tempo prima della guerra.
Catalogo del quale non è citato il numero, il titolo e neanche la data della pubblicazione; non ho purtroppo avuto alcuna possibilità di individuarlo.
Chiudo l’inciso e ritorno a “Il Romanzo per Tutti”.
Questa iniziativa dunque che sembrava essere indovinata e fruttuosa, viene irrimediabilmente interrotta.
Si tratta di una collezione ricca di N.46 opere accertate al 99% di autori stranieri – a parte Gian Battista Barrili del quale non sono riuscito a individuare i motivi della presenza.
Il numero lo ricavo da quanto specificato come “Di prossima pubblicazione” alla fine del Volume di Bourget “Secondo amore” inserito alla posizione N.22 della collezione edito nel 1914.
Del N. 37 e del N.39 ne sono certo perché ne sono in possesso.
Può restare il dubbio su quelli previsti al numero 38 e dal N.40 al N.46: saranno poi stati effettivamente pubblicati? Le mie indagini non hanno prodotto alcun risultato a riguardo.
In considerazione del fatto che il numero sequenziale attribuito all’interno della Collezione sia indipendente dalla data di pubblicazione, potrebbe sorgere il dubbio che un qualche titolo non sia poi stato più pubblicato anche se nello stesso volume quelli inseriti sino al N.42 risultano tutti editi.
Quale possa essere stato il progetto reale, e cioè quali e quanti altri i volumi programmati per la pubblicazione oltre il N.46 non è possibile conoscerlo.