A proposito del Prof. A. Bertonnier e del suo dizionario Italiano-Francese….
La sera dello scorso 12 dicembre mi giunge una mail firmata da una certa signora Paola la quale scrive:
“Buonasera, dopo varie ricerche sono arrivata al suo sito. Durante un mio trasloco ho trovato in un vecchio baule il dizionario italiano - francese del prof Bertonnier (1943) completo in ogni sua parte. Ho letto essercene solo una copia, mancante di due pagine, nella biblioteca dell'Università di Napoli. Potrebbe essere interessato all'acquisto?”
Sorpreso le rispondo la mattina successiva:
“Buongiorno.
La ringrazio per avermi scritto
La copia che ho individuato si trova presso la biblioteca Nazionale di Napoli che risulta, dal catalogo OPAC Nazionale, l’unica biblioteca in Italia a possederne una copia. (N.d.R.= in realtà una seconda copia si trova presso la Biblioteca della Società napoletana di storia patria di Napoli, e le pagine mancanti a quella in PDF ricevuta dalla BN di Napoli sono 22: quelle dei verbi)
Io, da come avrà letto, ne posseggo una copia in formato digitale e potrei essere interessato all’acquisto anche di una copia fisica.
Quale è il prezzo che chiede?
Lei dove abita?
In attesa di un suo riscontro le invio i miei più cordiali saluti.”
Immediatamente a completamento del messaggio inviato aggiungo:
“Mi scusi se le riscrivo: le chiederei di inviarmi le immagini della prima e quarta di copertina, della costa, del frontespizio e del colophon del volume.
Grazie ancora e buona giornata.”
Pochi minuti dopo, la risposta
“Buongiorno, in questo momento mi trovo al lavoro e non posso evadere le sue ultime richieste, lo farò questa sera.
Posso dirle che abito in provincia di Brescia e che non me ne intendo molto di valutazioni libri rari / vecchi.
Mi pare di capire che questo dizionario abbia più un valore affettivo per lei oltre che la rarità. Mi dica lei quanto.
Cordiali saluti”
Segue la firma.
In serata giungono le immagini accompagnate da poche parole.
“Buonasera spero che le immagini siano esaustive.
In attesa di una sua risposta le porgo
Cordiali saluti“
Le immagini danno l’idea di un volume in buono stato e che riguardano il libro in questione.
Bene! Perché fino a prova contraria il dubbio resta; soprattutto sullo stato del volume quando le indicazioni non sono fornite da un libraio.
Dunque tocca a me decidere a riguardo del prezzo. Ovviamente fare una valutazione economica di un libro pubblicato settantaquattro anni addietro in queste condizioni – cioè da lontano e solo sulla base di alcune fotografie pur se delle parti essenziali - è un azzardo, ma voglio essere fiducioso fino in fondo e, di buon grado, il giorno dopo fornendo una spiegazione esaustiva che ne motivi le ragioni, invio quella che resterà “l’ultima mail” in assoluto:
“Gentile signora Paola buongiorno.
Le rispondo con un po’ di ritardo e le chiedo scusa.
Le immagini sono esaustive e rendono l’idea dello stato del libro, che appare in buone condizioni.
Il mio interesse a ricevere la copia in suo possesso è, come da lei scritto, dettato da un motivo esclusivamente affettivo, e come le ho anticipato avere la copia fisica oltre che quella digitale mi farebbe davvero piacere.
Si tratta di un volume pubblicato nel 1943 e non da “Luigi Lubrano”.
Cioè dopo il passaggio della libreria e della attività editoriale di Luigi Lubrano al figlio Aldo, mio padre.
Nel mondo dell’antiquariato “Aldo Lubrano” è del tutto sconosciuto non avendo mai perseguito la strada del padre.
È questo il motivo per il quale cataloghi e volumi editi sotto il suo nome non se ne trovano in giro: non hanno alcun valore storico-culturale.
In quegli anni Luigi aveva iniziato ormai ad abbandonare quasi del tutto la sua attività precedente.
Che questo libro sia opera di Luigi Lubrano e che sotto il nome dell’autore si nasconda lui stesso, ne sono l’unico testimone in quanto scritto nelle sue memorie di cui io solo sono in possesso.
Raro sì. Come tutti i volumi esauriti che non vengono ristampati, ma se dovesse essere acquistato per poi venire rivenduto, cosa che non è assolutamente il mio caso, il suo prezzo sarebbe molto basso.
Mia intenzione invece è dunque proporle un'offerta corrispondente al prezzo di vendita non da “possessore del volume a libreria” ma da “libraio ad acquirente”:
Euro 30,00 più spese di spedizione a mio carico.
Questa la valutazione di vendita al pubblico di questa tipologia di libro; valutazione che corrisponde a quella dei cataloghi editi e compilati da Luigi Lubrano.
Offerta per l’appunto dettata dal desiderio di ricevere la copia attualmente in suo possesso per poterla conservare tra i cataloghi e i volumi reperiti.
Resto in attesa di conoscere le sue valutazioni e, nel caso, sapere come è possibile accordarci per la spedizione, che le chiedo di effettuare a mezzo corriere, e il pagamento: per me andrebbe bene a mezzo bonifico bancario che credo sia la cosa migliore.
Le faccio invio dei miei più cordiali saluti e le auguro una buona giornata.”
STOP! FINE DELLE COMUNICAZIONI!
Sono dunque rimasto in attesa di una risposta con una possibile controproposta.
L’avrei valutata con attenzione purché non esagerata o fuori misura, ovviamente.
La mia ultima mail l’ho inviata il 14 Dicembre ma, mentre per le prime lo scambio è stato quasi in tempo reale, dal 14 dicembre a oggi (due di Gennaio 2019) non ho più ricevuto alcun segnale. Certamente nessuno ne arriverà in breve o in un ancor più lontano futuro.
Logica e cortesia avrebbero preteso una risposta ancorché negativa con inclusa una controproposta. Invece niente! Ma tant’è!
Magari con l’annotare
“Mi pare di capire che questo dizionario abbia più un valore affettivo per lei oltre che la rarità”
la signora Paola riteneva che io sarei stato disposto a spendere qualsiasi cifra pur di ricevere quel volume. Forse stava già per prenotare le vacanze di Natale a Parigi a mie spese….
Ma sappia, cara signora Paola, non funziona in questo modo. Purtroppo… per lei, se dovessi aver individuato il suo pensiero… non è così.
Non è sulla base della affettività che si valuta e si procede ad acquistare un libro definibile a prima vista “vecchio”.
In internet ci sono cataloghi di Luigi Lubrano che hanno un costo variabile a seconda del contenuto trattato, non dalla sua data di pubblicazione; alcuni di essi hanno proprio per questo motivo prezzi elevati, ma la gran parte di quelli ancora disponibili, "rari" anch’essi ovviamente, sono venduti tra i venti e i trenta euro!
Anche alcuni dei libri di narrativa, veri e propri libri vecchi ancorchè ovviamente "rari", hanno prezzi che non superano, nella migliore situazione, i venticinque euro a parte qualche venditore folle che indica importi improponibili per copie addirittura anche visibilmente danneggiate e in pessimo stato.
Quei libri sono ancora lì… e chissà se verranno mai venduti a quel prezzo!
Circa la loro esagerata valutazione ho scritto in un altro articolo.
Di quasi tutti quelli che presentano prezzi fuori logica ne possiedo una copia comprata al giusto prezzo di valutazione (tra i dieci e i venti euro, anche a tre euro in verità) e proposrti davvero in buono stato di conservazione.
La signora Paola ha ricevuto da me una ampia spiegazione a riguardo della valutazione effettuata e, seppur disillusa avrebbe dovuto farsi comunque viva.
Circa la differenza tra un libro antico-antiquariato e uno semplicemente “vecchio” ho già trattato.
La rarità non è un elemento che decide il valore storico e/o commerciale di un testo.
Si definisce genericamente “raro” il volume del quale risulta in circolazione una seppur sola copia perché non più ristampato; anche se solo semplicemente “usata”.
Ma non per questo quella copia può pretendere che le venga attribuito un qualche valore economico particolare.
Per quanto raro, un volume del 1943 è comunque un volume “vecchio” se non vengono evidenziati particolari motivi per una sua diversa valutazione.
In genere questi sono libri che hanno un valore di vendita che varia tra i cinque e i venti euro.
Dipende tutto dal prezzo di acquisto e dalla necessità di disfarsene da parte del venditore al termine del periodo di giacenza stabilito per quella copia.
Dunque la mia valutazione di Euro 30,00 più spese è davvero da ritenersi inclusivo anche dell’indice di “affettività” al di là del suo effettivo potenziale valore commerciale.
Diverso sarebbe stato se nel "Dizionario Italiano-Francese del Prof. A. Bertonnier” ci fosse stata la firma autografa di Luigi Lubrano, il “vero Bertonnier”, o magari di Aldo Lubrano in qualità di editore.
Or dunque in conclusione: o io ho sognato e magari la mail me la sono mandata da solo, oppure la signora Paola, se davvero esiste, si è mostrata davvero essere una persona ben strana.