No, non è un titolo di nostra creazione ma di un articolo proposto il 27 Maggio del 2017 da Camilla Cupelli e Corinna Mori su "Futura News", la testata del master in giornalismo “Giorgio Bocca” all’Università di Torino.
Lo stesso articolo viene proposto da “Liber Liber” che lo riprende integralmente da "Futura News".
Inseriamo l'incipit dell'articolo per incoraggiare a leggerlo integrale sulla pagina originaria.
“La rivincita della carta. Al Salone Internazionale del Libro non si è parlato d’altro, mentre gli ebook, qualche anno fa al centro degli incontri, si defilano. Anche se la piattaforma di prestito digitale Mlol Plus offriva quest’anno a ogni visitatore un ebook da scegliere fra gli oltre 100mila in commercio, il vero vincitore sembra essere il libro tradizionale.
Non si è parlato di libro elettronico nei cinque giorni di conferenze, ed è stata un’eccezione l’incontro tenuto da Marco Ferrario, fondatore di Bookrepublic, la più grande libreria online italiana interamente dedicata agli ebook. Per Ferrario “l’ebook come esperienza di lettura aggiuntiva rispetto al libro è stato un successo, perché ha dato una possibilità in più a lettori ed editori”. Per lui è importante considerare ebook e libro cartaceo formati diversi di uno stesso prodotto, e non due oggetti da vedersi in competizione.anche se ammette: “Tutti ci aspettavamo certamente una diffusione della lettura su formato digitale superiore di quella che ha avuto”.
Fra il 2015 e il primo semestre del 2016, sono 5 milioni di persone, l’8,2% dei lettori italiani, ad aver acquistato un ebook. Numeri che diminuiscono rispetto al 2014.
A confermarlo anche il calo di 500mila download tra il 2013 e il 2015. Minima, in base al rapporto dell’Associazione Italiana Editori, la percentuale di chi legge solo in formato digitale: solo il 2%, contro il 61% dei lettori esclusivi di carta. I titoli pubblicati in formato elettronico sono sempre di più e il mercato, anche se i lettori diminuiscono, è in crescita: con un totale di 51 milioni di euro ha aumentato di un quarto il fatturato rispetto al 2013.”
E ora per continuate la lettura dell’articolo basterà pigiare qui
I grafici inseriti di seguito sono stati ripresi dall'articolo e risalgono alla data della sua pubblicazione. Sono trascorsi sei anni e qualcosa potrebbe essere cambiato: in meglio o in peggio non saprei immaginare.
In verità non ne sono così sicuro, ma comunque immagino possano essere un punto di partenza per indagare meglio e verificare in che misura possa essere avvenuta una evoluzione.
La realtà è che in Italia non si leggeva molto prima e credo ancor meno oggi; grazie alla prsenza dei social le giovani generazioni ritengo leggano sempre meno.