Voglio qui condividere delle osservazioni a proposito del valore attribuito da alcune librerie/venditori alle opere di Luigi Lubrano.
Nel mentre trovo ingiustificato e ingiustificabile i prezzi proposti per alcuni dei volumi della Collezione “Il romanzo per tutti” (vedi qui il mio articolo a riguardo e vedi qui alcune altre annotazioni), ritengo in alcuni casi appropriati quelli proposti per i cataloghi o per alcune pubblicazioni delle quali Luigi Lubrano è autore o editore, o anche entrambe le cose insieme.
Questo perché i cataloghi di Luigi Lubrano sono davvero da ritenersi unici e spesso e volentieri molto rari, e perché alcuni di essi sono vere e proprie “Banche dati ante litteram”.
Alcuni di essi, come quelli elencanti i volumi posseduti da personaggi famosi o appartenenti alla nobiltà tra la fine dell’ottocento e gli inizi del novecento (e penso a quello della vendita all’asta dei beni di Ettore Petrolini, a quello della vendita dei volumi della biblioteca della Contessa Benini, a quello della biblioteca di un non meglio identificato nobile siciliano, del Conte Sabatelli, del bibliofilo Maglione, della Biblioteca Starrabba e ad altri) caratterizzano una maniera particolare e speciale di raccontare una biografia che scopre il ”privato” di un personaggio pubblico o di rilievo spesso nascosto alle cronache.
Ritengo esagerata la richiesta di 140,00 per una copia, che a vedere l’immagine prodotta sembra essere comunque in più che in ottimo stato, del catalogo “Napoli e l’antico reame delle due Sicilie” in quanto facilmente reperibile in ristampa anastatica con la formula del “print on demand” acquistabile al costo di una ventina di euro spese incluse; considerando che in questo caso si tratta di un originale forse un importo di 40,00 euro sarebbe più corretto da richiedere.
Mettendo da parte l’indubbio valore anche di antiquariato da attribuire ad alcune pubblicazioni prodotte ed edite o anche solo edite da Luigi Lubrano prima e Aldo Lubrano poi, in realtà il valore dei cataloghi, siano essi monografici che generici, è esclusivamente dato dal loro contenuto.
Ecco perché se di un catalogo è disponibile una copia in ristampa anastatica in print on demand, il valore di un originale scende notevolmente; basterà solo avere un po’ di pazienza per vederlo arrivare dall’India. Non è questo l’unico titolo acquistabile con questa formula.
Giusto trovo il richiedere 75,00 euro per “Molinaro Del Chiaro, Canti popolari raccolti in Napoli con varianti”.
Aggiungo anche “Giovanni Bresciano, Le insegne dei tipografi napoletani dei secoli XV e XVI” del quale ci sono in circolazione ancora diverse copie a prezzi variabili tra i 30 e i 50 euro circa più spese; importi che giudico corretti.
Voglio concludere questa breve disamina con i 90,00 Euro richiesti per il “CATALOGO DELLA BIBLIOTECA TEATRALE APPARTENENTE AL CELEBRE ATTORE ETTORE PETROLINI.” che anche in questo caso ritengo sia molto realistica.
Insomma: questo è davvero materiale da ritenersi di antiquariato: unico e per certi versi raro; soprattutto perché di importanza fondamentale sia per le librerie antiquarie che per i bibliofili.
Mi permetto di aggiungere a questi ultimi anche gli studiosi della storia meridionale duosiciliana che stanno alacremente lavorando per il riscatto della identità storico-culturale di quella parte meridionale dello stato italiano violentata e massacrata da una cultura storica spicciola e non veritiera quale quella manipolata e imposta dai vincitori a partire dal 1861 fino ad arrivare a oggi.
Studiosi e storici che stanno lavorando per la divulgazione di una verità storica che finalmente cancelli le falsità imposte da chi racconta di un “risorgimento”, termine che per me meridionale risulta inaccettabile, e di una giammai avvenuta creazione di uno stato unitario quanto piuttosto la realizzazione di una forzata e forzosa colonizzazione.